Impugnazione delibere condominiali: che cosa sono? Come impugnare delibera condominiale? Procedimento – Studio Assistenza Legale , specialisti nella delibera condominiale impugnazione.
Non è raro trovarsi in quelle situazioni dove il proprio condominio, dopo essersi riunito in assemblea per decidere in merito a determinate questioni, le decisioni prese non soddisfareno le proprie aspettative. Le si può ritenere illegittime o addirittura lesive. In questo caso è possibile ricorrere ad una impugnazione deliberata condominiali.
L’impugnazione delibere condominiali è quel procedimento volto a privare di efficacia la delibera dell’assemblea condominiale. Impugnare delibera condominiale significa proprio contestarle dinanzi al giudice affinché queste vengano annullate. La disciplina dell’impugnazione delibere condominiali si trova negli articoli 1136 e 1137 del codice civile. In quest’ultimo articolo, si approfondiscono le ipotesi di annullabilità della delibera. Le delibere annullabili sono efficaci fin quando il giudice non ne decida l’annullamento. Sono annullabili anche quando “contrarie alla legge o al regolamento di condominio”. C’è da dire che l’azione di annullamento non sospende l’esecuzione della deliberazione, salvo che tale sospensione non venga ordinato dall’autorità giudiziaria.
Inoltre l’impugnazione assemblea condominiale può esser fatta solo chi era assente o dissenziente, per tale chi avesse votato a favore non può agire in tribunale. C’è da dire che la giurisprudenza ammette anche l’impugnazione del comproprietario, purché sia presente all’assemblea e si sia astenuto o non abbia manifestato qualunque volontà o che si sia allontanato dall’assemblea.
Andiamo più nel dettaglio…
Impugnazione deliberata condominiali: termini
Per quanto concerne i termini impugnazione delibere condominiali, questa può esser fatta entro il termine perentorio di 30 giorni . Questi 30 giorni hanno decorrenza diversa in base:
- Se il condomino (o chi ha diritto) ha partecipato all’assemblea, i termini decorrono dalla data in cui si è tenuta la stessa assemblea;
- Se assente, i termini decorrono dalla data di comunicazione della deliberazione per gli assenti.
Importante precisazione a tali termini di impugnazione delibere condominiali si applica la sospensione feriale dal 1° al 31 agosto di ogni anno. Comprendendo meglio, una delibera assunta il 31 luglio potrà essere contestata fino al 30 settembre anziché a fine agosto.
Vieni a contestare una delibera?
La contestazione di una delibera condominiale parte dalla presentazione, entro i termini poc’anzi indicati, della richiesta di tentativo di mediazione presso un organismo più vicino al tribunale competente a decidere. Il condominio può decidere, per evitare sia le spese che la causa, di revocare conto delibera e sostituirla con un’altra. A questo punto i condomini possono votare una nuova delibera che possa rimpiazzare quella impugnata e la delibera sostituita non può essere più annullata. La nuova sarà valida ed obbligatoria per tutti i condomini, anche se quella precedente era stata votata all’unanimità.
Se il tentativo di mediazione non vada però a buon fine, bisogna redigere un atto di ricorso conferendo un mandato a un avvocato. Questo ricorso va depositato nella cancelleria del giudice competente.
Per chi è obbligatoria la delibera?
Come specificato, la delibera producono effetti immediati dal momento della sua approvazione e l’assemblea può anche stabilire una validità, ad esempio di un anno. La delibera è obbligatoria per:
- I condomini: difatti un condomino non può rifiutarsi di pagare le spese deliberate anche se ha votato contro la spesa;
- L’amministratore: quest’ ultimo è tenuto ad eseguire le deliberate assembleari ed ha anche il compito di verificare la validità della stessa delibera.
Quando è nulla o annullabile la delibera?
La delibera può essere invalidata e può esser nulla o annullabile.
È annullabile quando:
- l’assemblea che ha verbalizzato non sia stata convocata in maniera corretta;
- la decisione non ha incontrato la maggioranza richiesta;
- il punto in oggetto non era previsto dall’ordine del giorno;
- la delibera ripartisce una spesa, con una tabella millesimale, diversa da quella prescritta.
È nulla quando:
- la decisione è contraria alla legge
- la decisione riguarda una questione che non compete all’assemblea;
- la decisione viola il diritto di proprietà privata dei condomini.